Marrazzo: ex governatore sentito dai pm
Due ore a colloquio con i magistrati
02 novembre, 20:03
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Piero Marrazzo
ROMA - L'ex presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo è stato sentito dal procuratore aggiunto di Roma Giancarlo Capaldo e dal sostituto Rodolfo Sabelli. Marrazzo è stato ascoltato nell'ambito dell'inchiesta sul presunto ricatto attuato nei suoi confronti da 4 carabinieri finiti in carcere. Un quinto militare è indagato.
Il presidente è stato circa due ore a colloquio con i magistrati. Uscendo e passando davanti ai giornalisti si è coperto il volto e non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Ad accompagnarlo la moglie Roberta Serdoz e l'avvocato Luca Petrucci.
"Qualche volta poteva capitare che quei soldi servissero anche per la droga". Lo ha detto l'ex Governatore del Lazio Piero Marrazzo ai magistrati romani che oggi lo hanno sentito, come testimone, nel quadro degli accertamenti sul presunto ricatto ordito ai suoi danni da quattro carabinieri. Marrazzo, secondo quanto si è appreso, è entrato nel merito dei cinquemila euro che aveva pattuito con il trans Natalie in occasione dell'incontro sfociato nell'irruzione dei carabinieri nell'appartamento di via Gradoli. Marrazzo è stato ascoltato negli uffici giudizi di Piazza Adriana.
Nel corso del colloquio con gli inquirenti tenutosi negli uffici giudiziari di piazza Adriana, l'ex presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo ha ribadito di "non essere mai stato ricattato". Inoltre Marrazzo ha sottolineato di considerare l'episodio di inizio luglio una rapina di ciò che c'era nel suo portafogli. Inoltre Marrazzo ha precisato che il giorno dell'irruzione dei carabinieri nell'appartamento di via Gradoli non si sarebbe accorto che qualcuno stava girando un video aggiungendo inoltre di non avere visto in quell'occasione Gianguarino Cafasso, il pusher morto nel settembre scorso. Cafasso tentò di piazzare il video anche contattando Max Scarfone il fotografo del caso Sircana. Secondo quanto si è appreso la posizione di Marrazzo non è cambiata e nel procedimento appare sempre come parte lesa. Uscendo dagli uffici di piazza Adriana, Marrazzo si è coperto con un cappotto per non farsi vedere da giornalisti e fotografi.
Saranno sentiti domani quattro dei cinque carabinieri coinvolti nell'indagine sul presunto ricatto del quale sarebbe stato vittima Piero Marrazzo. Si tratta di Luciano Simeone, Carlo Tagliente e Nicola Testini, tuttora detenuti in quanto ritenuti artefici del ricatto, e Donato D'Autilia, indagato per ricettazione. I primi tre, ha fatto sapere il loro difensore Marina Lo Faro, si avvarranno della facoltà di non rispondere. Non sarà invece sentito Antonio Tamburrino, altro militare dell'Arma in carcere.
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