martedì 17 novembre 2009

In arrivo il ”Viagra femminile”: aumenta sensibilmente la libido

Scienze

In arrivo il ”Viagra femminile”: aumenta sensibilmente la libido
Finalmente! Anche per le donne con una libido insufficiente a godere pienamente di un rapporto sessuale è pronta la pillola blu che aumenta il desiderio



Meg Ryan simula un orgasmo in "Harry ti presento Sally"
Finalmente! Anche per le donne con una libido insufficiente a godere pienamente di un rapporto sessuale è pronta la pillola blu che aumenta il desiderio. Medici, biologi e farmacisti da anni hanno tentato – finora senza successo – di trovare il rimedio risolutivo, l’elisir di speranza per milioni di donne a caccia di quell’orgasmo negato vissuto come una menomazione affettiva prima che fisica.
Ora, secondo quanto riferisce il Guardian, la ricerca potrebbe essersi conclusa grazie alla squadra guidata dal professor John Thorp, docente di ostetricia e ginecologia alla Medical School dell’ università della Carolina del Nord. Esperimenti su quello che potrebbe essere descritto ”il Viagra femminile” hanno accertato che aumenta notevolmente il desiderio sessuale nelle donne che hanno un insufficiente livello di libido.
Il farmaco, che originariamente era stato creato per curare la depressione, potrebbe essere commercializzato in Gran Bretagna nel giro di un anno e mezzo. I medici coinvolti nel progetto del professor Thorp hanno rilevato che secondo le stime correnti tra il 9 e il 26 per cento di donne soffrono di bassa libido.
L’annuncio della scoperta, fatto lunedì ad una riunione della Società Europea per la Medicina Sessuale a Lione, ha però suscitato polemiche. Alcuni ricercatori sostengono che le compagnie farmaceutiche esagerano nel valutare il numero delle donne affette da bassa libido per ampliare il mercato, e che si rischia di pubblicizzare una pillola che non avrà effetti sui fattori psicologici che potrebbero essere i veri responsabili del disinteresse per il sesso.
16 novembre 2009 | 19:28
http://www.blitzquotidiano.it/scienze/in-arrivo-il-viagra-femminile-aumenta-sensibilmente-la-libido-152126/

domenica 15 novembre 2009

Eros Ramazzotti a Praga con il suo tour "Ali e Radici"

Eros Ramazzotti a Praga con il suo tour "Ali e Radici"
VENERDÌ 06 NOVEMBRE 2009 10:28 CULTURA - EVENTI
Un evento imperdibile sta per presentarsi a Praga nei prossimi giorni. Se sei un appassionato di musica e un grande fan di Eros Ramazzotti in particolare, non puoi perderti il superconcerto che si terrà nella fantastica O2 Arena Prague il prossimo 17 Novembre. Iniziato a Rimini lo scorso 21 Ottobre, il tour “Ali e Radici” 2009-2010 di Eros Ramazzotti procede senza sosta con grande successo di pubblico (ovunque “sold out”) e di critica. Lo show, definito da molti un vero “kolossal”, vede Eros in tour per l’Europa fino alla primavera del 2010.
Si tratta di una produzione spettacolare che accompagna il ritorno dell’artista sul palco dopo quattro anni di assenza dalle scene Live.Il tour (organizzato da Radiorama e Trident Management in collaborazione con Live Nation) segue l’uscita dell’undicesimo album di inediti di Eros Ramazzotti dal titolo “Ali e Radici” (Rca/Sony Music) che dal 22 maggio conserva i vertici delle classifiche di vendita. “Ali e Radici” è il suo undicesimo album di inediti, a quattro anni dall’ultimo, “Calma Apparente”, e a due anni dalla raccolta “E2” (10 dischi di platino e disco italiano più venduto nel 2007).

Le 11 canzoni di “Ali e Radici” sono prodotte da EROS e dal maestro Claudio Guidetti (di cui 6 co-prodotte con Michele Canova) e portano la firma di Eros e Cogliati per i testi e di Eros e Guidetti per le musiche. In 25 anni l’artista ha pubblicato 15 album e venduto in tutto il mondo oltre 50 milioni di dischi. Eros Ramazzotti è accompagnato sul palco da grandi musicisti: Claudio Guidetti (chitarre), Michael Landau (chitarre), GaryNovak (batteria), Reggie Hamilton (basso), Everette Harp (fiati), Nicola Peruch (tastiere), Luca Scarpa (pianoforte e tastiere), Chiara Vergati (cori), Sara Bellantoni (cori), Romina Falconi (cori).
Di seguito i brani del nuovo album “Ali e Radici”:

1. Appunti e note

2. Il cammino

3. Parla con me

4. L’orizzonte

5. Affetti personali

6. Controvento

7. Ali e radici

8. Bucaneve

9. Nessuno escluso

10. Non possiamo chiudere gli occhi

11. Come gioielli

12. Linda e il mare (Bonus Track)
Merita una nota di approfondimento la storia personale di Eros e il suo approccio alla musica: il primo approccio serio al mondo musicale dell'artista è del 1979, ai Castelli Romani, quando partecipa ad una manifestazione canora dove interpreta Pezzi di vetro di Francesco De Gregori. Nel 1981 partecipa al Concorso Voci Nuove del Festival di Castrocaro dove presenta la canzone Rock 80 scritta qualche anno prima. La vittoria arrise a Zucchero e a Fiordaliso ma il giovane, prima della manifestazione, fu fatto esibire da Gianni Ravera, assieme a tutti gli altri giovani talenti, dinanzi ai vari rappresentanti delle case discografiche. Ricevette solo due preferenze, da Roberto Galanti e il barone Lando Lanni, fondatori e soci della neonata casa discografica milanese DDD - Drogueria di Drugolo. Caso volle che i due, per non condizionare la scelta, votarono separatamente ed entrambi rimasero affascinati da quel timbro nasale che nel tempo tutto il mondo ha imparato a riconoscere; fu lo stesso Ravera a mediare in seguito l'offerta del contratto nei suoi uffici di Roma.

Nel 1982 partecipa a Un disco per l'estate di Saint-Vincent con la canzone Ad un amico, composta con Roberto Colombo, dedicata ad un amico d'infanzia prematuramente scomparso. Il 3 febbraio 1984 partecipa al Festival di Sanremo, nella sezione Voci Nuove, con il brano Terra promessa, un disco che sarebbe dovuto uscire ad ottobre, ma che venne astutamente proposto alle selezioni di Sanremo Giovani; ammesso alla finale, vince la manifestazione nella sezione nuove proposte. Grazie anche all'arrangiamento vagamente dance ne viene realizzata anche una versione estesa, pubblicata su discomix. Inizia da lì la sua notorietà, anche internazionale, quando comincia ad affrontare platee tedesche, austriache e svizzere. Sempre nel 1984, alla Vela d'Oro di Riva del Garda, presenta la canzone Buongiorno Bambina. Nell'edizione del Festival di Sanremo 1985 stavolta si ripresenta tra i "big" con il brano Una storia importante, stavolta si classifica sesto ma a livello discografico è un trionfo, difatti il singolo sanremese vende oltre un milione di copie in Francia. Segue la pubblicazione del suo primo album, Cuori agitati.

L'anno seguente trionfa per la seconda volta a Sanremo con Adesso tu, che fa da apripista all'uscita del secondo album, Nuovi eroi, titolo omonimo per un'altra sua canzone di successo. L' album, inciso anche in lingua spagnola, conferma la sua notevole popolarità. In quello stesso anno vince anche il suo primo Festivalbar con la canzone "Nuovi eroi". Il terzo album, In certi momenti, esce nel 1987 e vede la partecipazione di Patsy Kensit nel brano "La luce buona delle stelle" - sarà soltanto la prima di molte ospiti nella carriera del cantante romano - ed è il primo album a entrare nelle posizioni più alte delle classifiche europee. Per promuoverlo l'artista inizia un tour estenuante, durato ben nove mesi, che registra il tutto esaurito e lo lancia ai massimi livelli. Il numero di copie dell'album è eccezionale: oltre 3 milioni e 700 mila copie.

Nel 1988 pubblica il mini album Musica è, e nel 1990 esce In ogni senso, album che contiene forse le canzoni più celebri del suo repertorio, e per la prima volta, dopo due anni di lontananza dai palcoscenici, si esibisce negli Stati Uniti, nel prestigioso Radio City Music Hall di New York, ottenendo autentiche ovazioni dal pubblico americano. Nel novembre 1991 esce il suo primo album doppio dal vivo, Eros in concert, la registrazione di un concerto trasmesso in Mondovisione a Barcellona, in Spagna, nazione dove Ramazzotti è molto seguito; concerto che verrà poi riproposto in VHS nel 1992 "Eros Ramazzotti - In giro per il mondo", nel quale vengono riproposti gli spezzoni più significativi di quella magica serata di Barcellona ed immagini inedite dell'artista girate a New York. Nel 1993 esce il suo nuovo album Tutte storie, trainato dal successo del singolo "Cose della vita" il cui videoclip viene firmato dal regista Spike Lee; è la prima volta che l'artista statunitense lavora con un artista europeo.

Il giro di concerti atto a promuovere l'uscita dell'album si risolve di nuovo con ampi trionfi ed è tra i più importanti della sua carriera; si conclude negli Stati Uniti e per la prima volta nei paesi latino-americani: nel novembre 1994 il cantante si esibisce agli MTV Europe Music Award di Berlino. L'album venderà oltre 6 milioni di copie in tutto il mondo: Eros è ormai uno dei più importanti artisti in Europa. Il 1995 per Ramazzotti inizia con la creazione di una sua società produttiva e organizzativa, la Radiorama, e con la firma di un nuovo contratto discografico con la BMG International, che da qui in avanti ne detiene l'esclusiva mondiale.

Nell'estate 1995 partecipa alla manifestazione musicale europea Summer Festival, svolta in sette stadi europei e per la prima volta ha l'occasione di esibirsi con grandi celebrità rock come Rod Stewart, Elton John, Joe Cocker, Jimmy Page, Robert Plant, e Sheryl Crow. È in quella occasione che conosce la modella svizzera Michelle Hunziker, dalla quale ha il 5 dicembre 1996 la figlia Aurora, e con la quale si sposa il 24 aprile 1998 al Castello Odescalchi di Bracciano... per chi volesse approfondire ulteriormente la vita dell'artista consigliamo di visitare i siti da cui abbiamo attinto alle seguenti informazioni: http://it.wikipedia.org/wiki/Eros_Ramazzotti e http://www.ramazzotti.com/eng/index_eng.htm


Per info e biglietti: http://www.o2arena.cz/O2arenaEN/eventDetail.aspx?docid=19070260
ULTIMO AGGIORNAMENTO ( VENERDÌ 06 NOVEMBRE 2009 11:00 )

I club a New York: qualche dritta e consiglio

I club a New York: qualche dritta e consiglio
Articolo di Marcello Casu del 22/09/2009 delle ore 11:55


Trascorrere una serata in un club di New York significa esclusivamente voglia di stare in pista, musica e puro divertimento. Prima di presentarsi all’entrata è bene però rispettare rigorosamente qualche piccola regola.

Innanzitutto è necessario portare con sé un documento con foto che certifichi l’età: per entrare in un club e bere alcolici l’età minima richiesta è di 21 anni. In alcuni possono entrare anche i minori di 21, ma a questi verranno segnate le mani in modo che non possano bere alcolici. Perfino io devo mostrare l ‘I.D. per poter entrare, nonostante abbia passato i 21 da qualche mese.... Ci sono poi altre feste – per esempio quelle sugli yacht – che richiedono almeno 23/25 anni.

Per quanto riguarda l’abbigliamento, è vivamente sconsigliato presentarsi con felpe con cappuccio o in stile troppo hip-hop. Questo lo si vede generalmente solo nei video, ma in realtà “loro sono hip-hop e non hanno bisogno di vestirsi hip-hop”. Molti locali consentono l’accesso solo a chi indossa una camicia e lo vieta a chi porta scarpe da tennis, Timberland o altre scarpe da lavoro.

Una cosa che ho apprezzato molto è l’organizzazione della fila davanti all’ingresso: circa otto buttafuori controllano che venga rispettata da tutti; gli uomini procedono sul marciapiede sul lato del muro, mentre le donne su quello della strada e chi è in coppia può utilizzare la fila delle donne (più numerosa ma anche più rapida). Credo che questo sistema debba essere adottato anche dalle discoteche italiane, dove davanti alle porte non esiste una fila ma una folla disordinata di persone che cerca di farsi largo a furia di spintoni e gomitate.
Una volta superata la fila si viene perquisiti, talvolta anche con il metal detector, proprio come in aeroporto. Alle donne viene addirittura controllata la borsetta. Tutto ciò naturalmente è stato pensato per evitare che si entri con coltelli, droga, armi ecc….

Il biglietto. Se si è in lista, l’ingresso è ridotto o gratuito, altrimenti si paga a prezzo intero, generalmente piuttosto caro – tra i 20 e i 40 dollari - (del resto ti trovi nella capitale del mondo: New York City!). Il biglietto inoltre non comprende mai la prima consumazione.

I club newyorchesi organizzano serate ogni giorno della settimana. Mercoledì, giovedì e venerdì inoltre ci si può intrattenere in uno dei tanti afterwork: buffet ed happy hour dalle 18 alle 23 ed in queste occasioni l’abbigliamento consigliato è ancora più rigoroso e spesso viene richiesta la giacca.

Per le consumazioni al bar eccovi subito alcune indicazioni. Il prezzo dell’acqua si aggira sui 5 dollari e in alcuni locali la bottiglia viene personalizzata con il nome del locale. Per una Redbull o una birra si pagano invece circa 7 dollari, mentre i coktail vanno dai 12 ai 15. Ricordate inoltre che a ciascun prezzo va aggiunto 1 dollaro di mancia obbligatoria. Se invece desiderate il servizio bottiglia al tavolo, eccezion fatta per lo champagne, spenderete dai 150 ai 350 dollari più il 20 % di mancia per la cameriera.

Ed ora vi propongo il parere di un mio amico italiano, Luca di Moena, per darvi il punto di vista dell’ ”uomo della strada”: “Beh, per uno come me che non ama e non frequenta le discoteche in Italia, i club newyorkesi sono tutta un'altra storia. Ad iniziare dalle code all'esterno, così strane ma sempre così ordinate fino alla selezione spesso (o troppo) rigorosa all'ingresso. Mi hanno stupito le perquisizioni (ma mi trovano d'accordo) ed i prezzi alti. Ma soprattutto, la cosa che più mi piace è l'amore che la gente (soprattutto di colore) ha per il ballo. Le coreografie, singole o di gruppo, più belle, originali, accattivanti da rendere piacevole la serata anche a chi non è lì per muoversi in mezzo alla pista.
Fantastiche le selezioni musicali (ma infondo è roba loro) e l'avanguardia delle tecnologia... strana, ma forse giusta per mantenere alto il ritmo, la scelta di tenere un brano non più di 15/20 secondi. Vorrei mettermi stasera in fila per entrare in uno qualsiasi di questi club. Perché? Because is New York!”

Ecco una breve lista di qualche discoteca da me frequentata:

- BB KING (237, West 42th Str. tra 7th & 8th Ave.)
- 40/40 (6, West 25th Street tra 5th & 6th Ave.) - il club di proprietà del rapper Jay-Z
- WEBSTER HALL (125, East 11th Str. tra 3rd and 4th Ave.) - il club più longevo di New York, più di tremila persone su quattro piste
- CLUB HIRO (88, 9th Ave. tra 16th & 17th Streets)
- CIELO (18, Little West 12th Str. tra 9th Ave. & Washington Str.)
- HOME (532, West 27th Str. tra 10 & 11th Ave.)
- IMPERIAL (17, West 19th Str. tra 5th & 6th Ave.)
- SUZIE WANG (547, West 27th str. tra 10 & 11th Ave.)
- PACHA (618, West 46th Str. tra 11th & 12th Ave.)
- SOB’S (204, Varic Str. @ Houston Str.)
- MARQUEE (289, 10th Av. tra 26th and 27th Str.)
- STRATA (915, Broadway @ 21st Str.)


Marcello Casu

sabato 14 novembre 2009

Cameroon qualify for 2010

Cameroon qualify for 2010


Cameroon qualify for their sixth appearance at the World Cup Finals
Cameroon's Indomitable Lions are through to the World Cup finals South Africa following a 2-0 victory over Morocco in Fez.
Their qualification for South Africa 2010 sets a new African record of six World Cup appearances.
Cameroon's Achille Webo scored 18 minutes into the encounter with a left-foot shot that went in off the post.
Samuel Eto'o then added to the tally heading in from a corner kick taken by Geremi Njitap.
25,000 spectators were allowed free admission to watch the game in Fez.
Cameroon's 2010 had a disastrous start with a 1-nil defeat against Togo and a goalless draw with Morocco.
Their campaign picked up with the arrival of French coach Paul Le Guen in July.
Veteran player Geremi Njitap says he has brought more professionalism to Cameroon's national team set up.
In Lome, Floyd Ayite scored from 20 yards out for the Togolese in the dying minutes against Gabon to take the Hawks to the Africa Cup of Nations in Angola.
BBC SPORT 14 nov 09

venerdì 13 novembre 2009

Visite della città di Praga

Visite della città di Praga

Praga è una città di una bellezza straordinaria che può essere goduta ed esplorata per giorni, mesi od una vita intera. Il visitatore medio ha di norma solo alcuni giorni per scoprire i molteplici volti della città quindi non lasciamoci prendere la mano...

Si consiglia di trascorrere almeno tre giorni a Praga. In questo arco di tempo si riesce a visitare i principali luoghi d'interesse senza alcuna fretta.

Un servizio di My Czech Republic:

Crociera serale a Praga
Prendete un giro sul battello comodo per ammirare Praga illuminata. Con cena e musica.
Leggi di più

Se avete più di tre giorni a disposizione, potrete esplorare Praga in maggior dettaglio. Ci sono sempre cose da fare e luoghi in cui recarsi ed è sempre un piacere fare una passeggiata per le strade del Quartiere Piccolo, della Città Vecchia o di Hradčany (il borgo del Castello). Potrete anche visitare musei e gallerie o fare una o due escursioni fuori Praga.

Visite guidate
Se preferite unirsi ad altri in una delle nostre visite guidate, vi preghiamo di consultare la sezione Visite turistiche a Praga ed escursioni di un giorno fuori Praga.




Avete scritto:

"Praga...non ci sono parole per descrivere questa città ne sono rimasta veramente estasiata. Sono stata in altri posti ma le emozioni che mi ha trasmesso Praga sono uniche. Un consiglio organizzate subito un viaggio e tuffatevi in questa meraviglia!!!!!!!"
Dany

"Credevo che mi sarebbe rimasta nel cuore, ma poi il mio cuore ha deciso di restare a Praga... Una terra ricca di natura bellissima, monumenti spettacolari, antichi, ricchi di storia... I cechi sono tra le persone più gentili che abbia conosciuto. Ma non solo il mio cuore è a Praga. Anche la mia anima vaga per la città, e si affaccia sulla Moldava, un fiume che concorre a rendere ancora più magico un luogo già unico di suo. Praga è un sogno infinito..."
Andrea

"Il mio miniviaggio è iniziato il 5 dicembre e terminato l'8 dicembre, 4 gg. sono bastati per inammorarmi di questa città semplicemente stupenda, romantica, bellissima. Una città da favola, dove tutto è pulito e si respira un'atmosfera da fiaba. La più bella città europea che io abbia mai visto."
Francesca

"Una città come Praga avrei solo potuta immagginare in un sogno. Non avevo idea di che città potesse essere... Quando mi chiesero di andarci non avevo la benchè minima ombra di entusiasmo. Da quando sono tornato 'purtroppo' sogno di essere li ogni istante, non importa se col sole o con la neve. Praha è semplicemente unica e meravigliosa!"

mercoledì 11 novembre 2009

Massa: lo sport aiuta ad evitare droga "Pronto a tornare, nessun problema con Alonso"

Massa: lo sport aiuta ad evitare droga
"Pronto a tornare, nessun problema con Alonso"
11 novembre, 23:10
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Felipe Massa
ROMA - Il miglior antidoto contro la droga? Lo sport, o comunque avere obiettivi nella vita. Parola di Felipe Massa, che nel corso di un'intervista-fiume con l'emittente brasiliana 'Radio Jovem Pan' ha fatto un punto a 360 gradi della sua situazione in vista del Mondiale di F1 dell'anno prossimo. "Conosco persone che hanno avuto problemi con la droga - ha detto il pilota della Ferrari -. Ma se uno ha obiettivi nella vita, e io ho avuto lo sport, questi rischi non si corrono. Per me questo non è mai stato importante, e non ho mai usato droghe per aiutarmi".

Massa ha poi accennato alla sua imminente paternità "E' un cambiamento molto grande nella mia vita - ha detto -: non sarò più un pilota, ma un padre che deve preoccuparsi non solo della propria vita ma al 100% di quella di suo figlio". Di sicuro il ferrarista si sente pronto a tornare in pista. "La cosa più importante è tornare a correre - ha detto Massa - e bisogna essere pronti a tutto, perfino ad un nuovo incidente. Devo essere preparato a tutto ciò che può succedere nell'automobilismo". Intanto per il brasiliano "tutto funziona esattamente come prima dell'incidente e questo mi rende super-felice, perché sento che posso tornare a svolgere il mio lavoro. Non devo più migliorare, oggi la mia vita è esattamente normale, uguale a quella che era prima. Dal punto di vista fisico mi alleno come prima, funziona tutto bene, muscoli, cuore, tutto uguale. Sono pronto per tornare a guidare in un gran premio, dal punto di vista fisico e mentale, faccio palestra e ho guidato i kart, quindi eccomi qui anche se al mio primo test, alla guida di una vettura del 2007, sono finito a lato". Massa ha poi spiegato che a Budapest "ho subito un incidente serio, ma non me ne sono reso conto, mi sono svegliato con la testa fasciata, ma non ho capito bene quanto fosse serio il mio problema". "Poi in Brasile ho fatto tanti esami - ha aggiunto - e ho rivisto le immagini e allora ho capito cosa mi era successo. Una cosa seria, ma io ho avuto fortuna, perché avrei potuto perdere la vista o la parola. Prima di rendermi conto di ciò che mi era successo se fosse dipeso da me avrei voluto tornare in pista a Valencia, però mia moglie mi ha detto di no. In seguito ho ripreso in mano la situazione io, perché se fosse dipeso da lei non avrei più corso". Sulla Ferrari del 2009, considerato difficile da guidare, una 'confessione': Schumacher voleva tornare a correre, ma poi ci ha riflettuto meglio anche per questo motivo.

"Io scherzando gli ho detto che era stato meglio che lui avesse deciso di non tornare - ha rivelato Massa - e lui mia ha risposto che era seriamente intenzionato a tornare. Ma, ha aggiunto Schumi, una cosa è farlo con una vettura competitiva, un altro in una situazione del genere. Michael mi ha detto che durante le prove aveva sofferto parecchio". Sull'arrivo in Ferrari di Alonso, secondo Massa non ci saranno problemi. "Fernando è un gran pilota, uno dei migliori in Formula 1 - ha detto il brasiliano -, ma chiunque venga in Ferrari è sempre un compagno forte, perché la Ferrari cerca sempre i migliori. Io però farò come sempre, cercherò di fare del mio meglio e quindi di vincere. E con Alonso faremo un'auto competitiva, poi in pista dipenderà da noi". Le parole di Luca di Montezemolo, secondo il quale nel 2010 la Ferrari deve tornare a vincere possono diventare un peso? "No, assolutamente - ha risposto Massa -. Se stai alla Ferrari la pressione hai sempre questo tipo di pressione, tutti i giorni. Sai che se guidi una Ferrari e arrivi quarto, non hai ottenuto niente. Qui si lavora per vincere, non sono solo parole di Montezemolo, ma ciò che tutti noi pensiamo".

sabato 7 novembre 2009

Giacomo Bruno I 5 SEGRETI DEI BLOG

Giacomo Bruno
I 5 SEGRETI DEI BLOG
Report tratto da:
Fare Soldi Online con Blog e MiniSiti
Puoi distribuire gratuitamente questo ebook a chiunque.
Puoi inserire i tuoi link affiliato.
I segreti dei Blog e dei MiniSiti per
guadagnare e creare rendite sul web
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I 5 Segreti dei Blog
Il blog si è diffuso per lo più come diario personale, come un
modo per tenere traccia dei propri pensieri, un modo per
condividere idee.
Poi anche molte aziende hanno aperto un blog per comunicare
meglio con i propri clienti, per rispondere alle domande più
frequenti, nonché per condurre ricerche di marketing a costi
bassissimi. In fondo, avere la possibilità di parlare direttamente
con i consumatori, significa sapere esattamente cosa vogliono,
cosa non va bene e cosa può essere migliorato. E si instaura un
clima di maggiore fiducia.
Per quanto mi riguarda, ho creato il mio blog
www.giacomobruno.it, semplicemente per condividere le mie
idee con le 200.000 persone che mi seguono ogni giorno. Pur
avendo la possibilità di comunicare con loro attraverso la
newsletter, questo strumento rischia di essere troppo freddo e
commerciale. Al contrario, il blog mi permette un rapporto
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diretto, intenso, di reciproco scambio. Certe volte nel mio blog
lancio un’idea e chiedo agli utenti di lasciare dei commenti per
capire come migliorare tutti insieme. Oppure me ne servo come
strumento per aggiornarli sulle novità a cui sto lavorando. Una
cosa è annunciare in newsletter l’uscita di un nuovo libro,
un’altra cosa è informare ogni giorno le persone che mi seguono
su tutti i passi che sto compiendo nello scriverlo.
Un giorno dico che ho un’idea per una nuova guida e raccolgo i
pareri che mi arrivano dagli utenti. Un altro giorno metto sul blog
la bozza della copertina e chiedo i commenti. Insomma, è un
modo per partecipare tutti insieme allo stesso viaggio.
Naturalmente il blog può essere anche uno strumento
commerciale. Molti giovani milionari americani, hanno creato
blog di successo nei quali, semplicemente, parlano dei migliori
prodotti che sono loro capitati per le mani.
Io ti garantisco che quando leggi una recensione che ti parla bene
di un prodotto, sei portato a comprarlo molto più facilmente.
Tanto più se ti fidi della persona che scrive la recensione. Ad
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esempio io sono uno che continua a formarsi ogni giorno.
Coerentemente al mio lavoro, credo molto nella formazione per
cui seguo decine di corsi e master ogni anno e leggo almeno 20
libri nuovi al mese. E mi capita di citarli nel mio blog. Se trovo
un libro o un corso che mi ha colpito veramente, non esito a
parlarne e fargli buona pubblicità. In genere questo si traduce in
centinaia di vendite per il sito pubblicizzato.
Ad esempio puoi scrivere delle recensioni e guadagnare sulle
vendite dei prodotti altrui. Infatti ti basta partecipare ad un
qualsiasi programma di affiliazione per guadagnare consistenti
commissioni di vendita. Ho già sperimentato personalmente
questa strategia e funziona molto bene, al punto che l’ho
consigliata anche ai miei affiliati.
Tutto è iniziato dopo un corso tenuto da un americano che mi ha
insegnato la tecnica delle recensioni. Mi disse che, prima della
vendita, ci deve essere un passo denominato “pre-vendita”, utile
per porre l’utente in stato di apertura mentale. La recensione crea
la pre-vendita e per questo funziona molto bene.
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Forse hai già visto alcuni dei nostri mini siti dedicati alle
recensioni, nei quali vengono messe a paragone le migliori guide
al fare soldi online, alla seduzione e così via.
Sono molti gli affiliati che hanno promosso queste pagine e
ottenuto migliaia di euro in commissioni. In questo caso, senza
doversi neanche affaticare a scrivere delle recensioni originali,
ma semplicemente pubblicizzando recensioni già pronte.
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SEGRETO 1: puoi fare soldi con i blog scrivendo recensioni
su prodotti che rivendi tramite programma di affiliazione.
Quello che, però, rappresenta il presente e il futuro del fare soldi
online con i blog, è senza dubbio scrivere delle recensioni
originali, veritiere e frutto delle tue idee.
Quindi dove sta il tuo guadagno? Semplice, all’interno della tua
recensione, inserirai un link personalizzato con il tuo codice di
affiliato verso il prodotto che stai recensendo, in questo modo
tutte le persone incuriosite vi cliccheranno sopra e potranno
arrivare ad acquistarlo. E tu guadagni il 30% su ciascuna vendita.
I migliori affiliati guadagnano, in questo modo, diverse migliaia
di euro al mese. Ogni giorno scrivono una nuova recensione o
parlano di singoli aspetti di un certo prodotto. In questo modo,
possono creare centinaia di recensioni anche sugli stessi prodotti.
Uno degli aspetti più interessanti del blog è che tutti gli articoli
rimangono sempre disponibili in archivio. Ciò vuol dire che sono
sempre accessibili sia agli utenti che ai motori di ricerca.
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Questo vuol dire che anche blog appena nati o con non molti
contenuti, hanno un afflusso costante di visitatori nuovi ogni
giorno, vuoi per passaparola, vuoi perché i motori di ricerca
hanno indicizzato i vari articoli e quindi li rendono sempre
disponibili ai loro utenti. In assoluto le affiliazioni sono il metodo
migliore esistente per fare soldi con i blog.
Il costo per realizzare una struttura del genere? Zero. Creare un
blog è assolutamente facile, veloce e gratuito.
SEGRETO 2: aprire un blog richiede zero spese, zero
esperienza, zero tempo.
I servizi più utilizzati sono Blogger, Wordpress e Splinder.
Personalmente ti consiglio Blogger perché, tra i vari servizi, è
quello con la maggiore usabilità del sito. Inoltre è di proprietà di
Google, e non penso sia un caso che le pagine web realizzate su
Blogger siano particolarmente ben indicizzate dai motori di
ricerca!
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Devi sapere, infatti, che ogni volta che crei un articolo (detto
anche “post”) su un blog, puoi scegliere le parole chiave per le
quali intendi indicizzarlo sui motori di ricerca e, ovviamente,
scegli anche il titolo dell’articolo. Questo titolo diviene anche
l’Url dell’articolo, ovvero l’indirizzo internet sul quale il tuo
articolo viene visualizzato. Se fai un articolo che si intitola
“Recensione di Fare Soldi Online”, allora l’Url dell’articolo
diventerà in automatico:
http://NOMEBLOG.blogspot.com/articoli/recensione-di-fare-soldi-online/
Questo ne favorisce la presenza sui motori di ricerca perché l’Url
già contiene le medesime parole chiave di tuo interesse e
correlate all’articolo. Una funzione indubbiamente degna di
attenzione che, senza alcuna conoscenza di programmazione, ti
permettere di avere pagine già ottimizzate per i motori di ricerca.
SEGRETO 3: i blog vengono ben indicizzati sui motori di
ricerca senza alcun tuo intervento di ottimizzazione.
Questo è Blogger: per iniziare la procedura di creazione del tuo
blog, clicca sulla freccia arancione “Crea il tuo blog adesso”:
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1) Vai su https://www.blogger.com/start?hl=it, clicca su “Crea il
tuo blog” e inserisci i tuoi dati:
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2) Scegli un nome per il tuo blog:
3) Scegli un design grafico che ti piace:
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4) Il tuo blog è pronto ed è già online!
5) Inserisci il tuo primo articolo, titolo, testo e parole chiave:
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6) Il tuo articolo è subito online!
Come hai visto, è facile e immediato. Questo è il motivo per cui
sono stati creati milioni di blog nel giro di pochi anni. In soli 5
minuti puoi creare un blog ed essere già online, con la certezza
che il tuo articolo verrà indicizzato in automatico dai maggiori
motori di ricerca (Google, Yahoo) e dai motori specializzati in
ricerca di blog, come Google Blog Search e Technorati. Questo
succede perché tutti i servizi di blog hanno uno strumento che si
chiama “ping” e che avvisa automaticamente i motori ogni volta
che aggiorni il blog con un nuovo articolo. Un sistema geniale,
efficiente e veloce. Ovviamente, hai decine di opzioni per
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personalizzare il tuo blog, modificare il modello, i colori, le
impostazioni di base, aggiungere link e così via.
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puoi essere online veramente in cinque minuti. Naturalmente puoi
partecipare GRATIS al nostro programma di affiliazione che ti
riconosce percentuali altissime su tutti i prodotti. Il vantaggio
consiste nel fatto che mandare persone sul nostro sito,
Autostima.net, significa avere prodotti di altissima qualità, pagine
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Io ho progettato personalmente una serie di banner pensati
apposta per essere inseriti in un blog. Poiché non vieni pagato per
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volta. Inoltre, poiché ciascun banner contiene una decina di link,
praticamente tutti troveranno almeno un prodotto di loro
interesse, per cui farai necessariamente tanti clic e tante vendite.
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3) Copia il codice Html del banner 120x600 (ideale per blog):
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4) Torna nel tuo blog, clicca su “Modello” e poi su “Aggiungi un
elemento Pagina” sulla colonna laterale:
5) Clicca su HTML/Javascript – Aggiungi al blog
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6) Intitola “Risorse Utili” e incolla il codice Html del banner
120x600 che avevi copiato nel pannello affiliati di Autostima.net
7) Il tuo banner è subito online nel tuo blog!
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È straordinariamente semplice e veloce, e puoi anche inserire gli
altri banner presenti nel tuo pannello di controllo di Bruno
Editore. Infatti più banner inserisci, più prodotti pubblicizzi, più
possibilità hai di incontrare l’interesse dei tuoi visitatori. Ad
esempio, puoi introdurre un altro banner verticale 120x600 subito
sotto al primo che hai inserito: la procedura è la stessa.
Se, invece, vuoi inserire un altro banner a fondo pagina, puoi
farlo cambiando solo un paio di passaggi, il 3) e il 4).
3) Copia il codice Html del banner 728x90:
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4) Torna nel tuo blog, clicca su “Modello” e poi su “Aggiungi un
elemento Pagina”, quello in fondo alla pagina:
Per il resto la procedura è identica, inserisci il codice Html
nell’apposito spazio e poi salvi per confermare. Ed è subito
online in fondo alla pagina del tuo blog:
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Questo ti consente di iniziare a guadagnare da subito perché tutti
gli utenti che passeranno dal tuo blog troveranno un prodotto di
loro gradimento segnalato dal tuo banner. La cosa interessante è
che hai a disposizione il banner dei Top ebook, quindi hai già
segnalati gli ebook che convertono meglio.
SEGRETO n. 5: inserendo banner pubblicitari di Bruno
Editore sulle pagine del tuo blog, puoi iniziare subito a
guadagnare.
Lo so, può sembrare scontato che io pubblicizzi come “migliore”
il mio stesso programma di affiliazione, ma su internet contano
solo i risultati e io ne ottengo molti, quindi ciò che ti propongo è
basato su anni di esperienza e risultati concreti.
Dopo aver inserito i banner è importante arricchire il tuo blog di
contenuti a tema, scrivendo articoli e recensioni sulla crescita
personale, professionale e finanziaria. Per aumentare le visite, ti
suggerisco di aggiornare il tuo blog più spesso possibile con
articoli interessanti, per ricevere traffico sia dal passaparola sia
dai motori di ricerca. I guru dei blog consigliano di aggiornarlo
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non meno di 2 volte a settimana, altrimenti le persone non ti
seguiranno. Su internet c’è tanta concorrenza e gli utenti sono
affamati di contenuti freschi e originali. Più assiduamente lo
aggiorni, meglio è, sia perché le persone verranno a visitarti più
spesso e quindi vedranno di più i tuoi banner, sia perché i motori
di ricerca prediligono i siti aggiornati più frequentemente. Se
all’inizio trovi difficoltà a scrivere materiale nuovo, posso
consigliarti delle risorse online davvero ottime che forniscono
contenuti per chi ne ha bisogno. I migliori che conosco in italiano
sono: www.Articolista.com e www.ContenutiGratis.net.
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I nomi già ti fanno capire di cosa si tratta: sono siti nei quali ogni
autore può inserire i propri articoli e dal quale ogni webmaster
può prelevare articoli di proprio interesse per inserirli nel proprio
sito, rispettando ovviamente citazioni e link all’autore e al sito.
Questo ti consente di inserire ogni giorno articoli gratis
sull’argomento di tuo interesse.
Questa strategia può esserti d’aiuto in alcuni casi, non deve però
sostituire il fatto di scrivere anche tuoi articoli originali,
altrimenti i motori di ricerca si accorgono che i tuoi contenuti
sono uguali a quelli di altri siti e quindi ti penalizzano. Pertanto
devi dare spazio alla tua creatività, con articoli nuovi e di un certo
spessore. Puoi scrivere articoli su qualsiasi argomento, in
particolare su ciò che ti appassiona. Sono sicuro che hai almeno
un hobby o un lavoro che ti entusiasmano parecchio, quindi
racconta tutte le tue esperienze o le tue idee. Parla di ciò di cui
hai una conoscenza profonda. Scegli la tua nicchia e creati una
forte autorità, diventa l’esperto del settore.
Ci sarà sempre qualcuno pronto a seguirti e fornirti nuove idee, o
a lasciare commenti. Rispondi sempre ai commenti e usali come
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spunto per nuovi articoli. Anche in questo caso non trascurare di
scrivere in maniera motivante per attirare l’attenzione e suscitare
l’interesse delle persone.
Buon Blog!
Giacomo Bruno
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Giacomo Bruno
I 5 SEGRETI DEI BLOG
Report tratto da:
Fare Soldi Online con Blog e MiniSiti
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Virus A, oggi nuovi decessi Pneumologi: "E' meno aggressivo del previsto"

Virus A, oggi nuovi decessi
Pneumologi: "E' meno aggressivo del previsto"
07 novembre, 22:47
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Influenza A, morti due bimbi

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ROMA - Sale a 32 il bilancio delle vittime da influenza A in Italia: oggi, infatti, sono deceduti un anziano affetto da mieloma ricoverato a Torino ed una bambina di 8 mesi a Napoli. Ma, sempre a Napoli, è stata anche disposta l'autopsia su un bimbo di 4 mesi, per stabilire se la causa sia il virus A/H1N1. Il bimbo è poi risultato negativo. Un neonato di 25 giorni è stato ricoverato all'ospedale Cardarelli con una polmonite risultando positivo al test del virus A/H1n1. "L'epidemia influenzale e nel pieno della sua azione: almeno 700 mila italiani si sono ammalati, di questi 200mila bambini sotto i 14 anni": è il bilancio dell'epidemiologo Donato Greco dell'Istituto superiore di sanità, indicato dal ministero della Sanità come consulente per l'influenza A in Campania. A Roma, intanto, sono stati ricoverati due medici di base che, non vaccinati, avrebbero contratto il virus dai pazienti.

SALE BILANCIO VITTIME ITALIANE, PIU' PICCOLA HA 8 MESI: E' la più piccola vittima a causa dell'influenza A finora registrata in Italia la bimba di 8 mesi morta questa mattina e ricoverata da ieri all'ospedale Cardarelli di Napoli. La causa del decesso è una polmonite bilaterale gravissima. Ma oggi si è avuto anche il decesso di un anziano a Torino: è uno dei quattro ricoverati all'ospedale Molinette per influenza A. L'uomo, di 75 anni, era già in fase terminale per un mieloma. Una trentenne, da alcuni anni trapiantata di cuore, risultata positiva al virus H1N1, ha invece partorito nella giornata di ieri un bambino sano, a Firenze, nell'ospedale Careggi. Neomamma e bambino sono in buone condizioni.

MUORE BIMBO 4 MESI A NAPOLI, DISPOSTA AUTOPSIA: E' stata disposta l'autopsia su un bimbo di quattro mesi morto all'Ospedale Annunziata di Napoli. Accertamenti sono in corso per stabilire se fosse affetto dal virus dell' influenza A.

NO A VACCINO DA 80% INFERMIERI E 44% MEDICI: Ma in Italia, l'80% degli infermieri e il 44% dei medici non si vaccinerebbe contro l'influenza A/H1N1, anche se il 70% degli operatori sanitari pensa che siano proprio queste le categorie da vaccinare per prime. E' quanto emerge da un sondaggio online condotto dalla sezione di Medicina Clinica e Sanità Pubblica dell'Università di Roma La Sapienza.

A ROMA RICOVERATI DUE MEDICI, CONTAGIO DA PAZIENTI: Due medici di base sono stati ricoverati ieri per l'influenza A negli ospedali Riuniti di Anzio-Nettuno, dove lavorava il tecnico di radiologia morto a Roma dopo avere contratto il virus. Secondo quanto si è appreso, i medici, non ancora vaccinati, avrebbero contratto il virus dagli stessi pazienti. Sempre a Roma, un detenuto proveniente dal carcere di Rebibbia è stato ricoverato oggi al Policlinico Umberto I dopo essere risultato positivo al virus H1N1. "Il rischio, nelle carceri, è che non si stia facendo niente per le vaccinazioni, dove ci sono persone a rischio, tra i quali diversi sieropositivi. Questo ci preoccupa", ha detto il direttore generale del Policlinico Umberto I di Roma Ubaldo Montaguti.

FARMACIE LAZIO PRONTE A DISTRIBUIRE VACCINO GRATIS: Le farmacie del Lazio sono disponibili a distribuire gratuitamente il vaccino contro l'influenza A, solo su presentazione di ricetta medica che attesti la necessità del paziente a sottoporsi alla profilassi. Sarà così possibile, ha spiegato il presidente della Federfarma Lazio, Franco Caprino, velocizzare l'arrivo delle dosi su tutto il territorio nell'arco di 24 ore.

VERONESI, BENE GOVERNO SU GESTIONE PANDEMIA: Sulla gestione dell'influenza A "il governo italiano si sta comportando bene". E' positivo il giudizio dell'oncologo Umberto Veronesi sui metodi e le strategie per contrastare il virus pandemico. "Tutte le pandemie vanno seguite navigando a vista, ovvero cercando di seguire come si sviluppa - spiega in proposito Veronesi - perché molte pandemie come l'aviaria, iniziano e spariscono da sole, mentre altre, che sembrano poco gravi, sono invece subdole ed esplodono improvvisamente". Nel complesso, conclude, "questa è un'influenza abbastanza singolare, che colpisce i giovani anziché i vecchi, ed è molto contagiosa, più delle comuni influenze, anche se per fortuna raramente è letale".
BY ANSA

venerdì 6 novembre 2009

GIORGIO TAVERNITI Capitolo 1 estratto da: FORUM Come creare una community di successo

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2
GIORGIO TAVERNITI
Capitolo 1 estratto da:
FORUM
Come creare una community
di successo
Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook
3
Titolo
“FORUM”
Autore
Giorgio Tave
Editore
Bruno Editore
su autorizzazione di Libreria Strategica
Sito internet
www.brunoeditore.it
ATTENZIONE: questo ebook contiene i dati criptati al fine
di un riconoscimento in caso di pirateria. Tutti i diritti sono
riservati a norma di legge. Nessuna parte di questo libro può
essere riprodotta con alcun mezzo senza l’autorizzazione scritta
dell’Autore e dell’Editore. È espressamente vietato
trasmettere ad altri il presente libro, né in formato cartaceo né elettronico, né
per denaro né a titolo gratuito. Le strategie riportate in questo libro sono frutto di
anni di studi e specializzazioni, quindi non è garantito il raggiungimento dei
medesimi risultati di crescita personale o professionale. Il lettore si assume piena
responsabilità delle proprie scelte, consapevole dei rischi connessi a qualsiasi
forma di esercizio. Il libro ha esclusivamente scopo formativo e non sostituisce
alcun tipo di trattamento medico o psicologico. Se sospetti o sei a conoscenza di
avere dei problemi o disturbi fisici o psicologici dovrai affidarti a un appropriato
trattamento medico.
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4
Sommario
Prefazione 5
1. Premessa e Introduzione 8
2. I Forum 19
3. La fase di start 57
4. Siamo con i Motori 88
5. Promozione 138
6. Un pochino di psicologia 154
7. Forum & Business 161
8. Suggerimenti per il tuo Forum 173
9. Due minuti sul Forum GT 189
10. Grazie per aver letto questo Libro ;-) 201
Glossario del Forum 203
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5
Prefazione
Fondatore di uno dei più attivi Forum italiani dedicato al SEO e
allo sviluppo web, Giorgio Taverniti è impegnato attivamente
nella gestione di una community di oltre 35.000 specialisti del
web, stimolando l’interesse e la crescita dei suoi partecipanti
attraverso un’opera quotidiana di divulgazione e formazione.
Forte di un originale approccio alla gestione delle comunità, il
forum di Giorgio Taverniti si differenzia dal panorama
internazionale dei forum SEO incentivando la condivisione e la
diffusione delle più efficaci tecniche di posizionamento sviluppate
dagli iscritti.
Giorgio Taverniti ha partecipato come relatore ai seguenti eventi:
 Convegno GT – 2006
 Corso Nazionale di Web Marketing Operativo del 2006
(di Madri)
 SEO Extreme del 2007 (di Madri)
 Search Engine Strategies di Milano 2006
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6
 Search Engine Strategies di Milano 2007
 Search Marketing Forum 2007 di Business International
 SMAU 2007 La visibilità dei siti sui motori di ricerca
 Convegno GT 2007
Inoltre, il 15 Giugno del 2007, Giorgio Taverniti prende parte alla
valutazione finale del SEO contest Funzino Apocrifo, organizzato
dal Dipartimento di Informatica dell’Università di L’Aquila per il
Master in Web Technology.
In quell’occasione ha valutato il lavoro degli studenti
commentando loro gli aspetti positivi e negativi dei loro
interventi.
Nello stesso giorno ha tenuto un Seminario presentando una
“Panoramica sui cambiamenti dei motori di ricerca”, partendo da
com’era in passato il posizionamento nei motori e valutando le
costanti innovazioni degli stessi, elencando i brevetti e algoritmi
più usati, illustrando le evoluzioni attualmente in corso e cosa ci
si aspetta nel prossimo futuro.
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7
Ha scritto vari ebook tra i quali Guida al Posizionamento nei
Motori di ricerca con oltre 30.000 download (uno dei più
scaricati in Italia) e Strategie per far decollare un Forum (unico
Ebook sulle community in circolazione).
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1. Premessa e Introduzione
1.1 Il perché del libro e il suo obiettivo
Da diversi anni sto vivendo in prima persona un’esperienza diretta
nella gestione di una web community; grazie agli utenti del
Forum GT ho potuto comprendere l’alto livello formativo che
questa pratica induce in chi la persegue, e nello specifico, la forte
maturazione professionale che la GT Community ha saputo
infondermi, non cessando mai di stupirmi per il suo divenire
sempre più punto di riferimento nella rete del settore SEO
(Posizionamento nei motori di ricerca) e Web Marketing.
Grazie a questa formidabile presenza di esperti in un così vasto
campo di settori complementari e nella quotidiana missione
dell’interagire con essi, sono riuscito a reperire informazioni e
metodi comunicativi ai quali mai avrei potuto altrimenti accedere.
Durante questo intenso periodo ho dato tutto me stesso nel
tentativo di lasciarmi sfuggire il meno possibile di quella enorme
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massa di dati (e di persone) che fluiva costantemente dalle pagine
del mio screen e con essa rapportarmi costantemente.
Ho così scritto migliaia di post, ho pubblicato vari ebook e
partecipato attivamente a tanti eventi. È stata e continua ad essere
un’esperienza fantastica che non cessa di entusiasmarmi; non
posso dunque esimermi dal fare tutto il possibile per cercare di
andare oltre il web, e condividere quella conoscenza che la
Community mi ha donato durante questo formidabile percorso
formativo con chiunque senta di esserne interessato, cercando di
rendere meno ostico e più agevole possibile l’accostamento di
sempre più persone all’affascinante mondo della rete.
Le informazioni reperibili su questo settore in Italia sono
praticamente inesistenti e questo libro vuole cercare di poter
essere utile a chi sta già pensando di aprire un forum, ma anche a
chi non sa ancora di averne bisogno.
Gli argomenti che andiamo a trattare sono facilmente
approfondibili, entrando nel Forum GT; sarà molto facile una
volta entrati trovare tanti esperti con i quali confrontarsi e
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dibattere questioni, scambiare opinioni e studiare nuovi progetti,
nonché partecipare attivamente ai cento test costantemente in
corso.
1.2 Piccola introduzione allo sviluppo di un forum
Lanciare, gestire e promuovere un forum non è un’operazione
semplice, ed è possibile apprenderla solo con una lunga ed
assidua pratica, trovando le condizioni per gestire direttamente
una web community.
Qui cercheremo di sviluppare assieme una traccia, valutando
esperienze e informazioni utili per capire nel miglior modo
possibile cosa occorre e che tipo di impegno comporta il costruire
una buona web community.
È bene innanzitutto prepararsi, in quanto per portare un forum al
successo occorre un impegno forte ed assiduo e lavorare tanto. È
un lavoro ben diverso dal web marketing comune e un’adeguata
preparazione preventiva ci potrà aiutare a compiere scelte
adeguate e vincenti.
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Non illudiamoci però: non ci basterà installare un buon
software per forum, creare qualche topic e aspettare che
arrivi qualche utente. Se fosse così facile ci sarebbero
tantissimi forum importanti per ognuno dei tanti settori
trattati, mentre il web, ogni singolo settore del web, è saturo
di forum-deserto.
La stragrande maggioranza degli utenti dei più frequentati forum
di ogni settore, e parliamo di decine di migliaia, ha realizzato il
suo bravo “forumetto”, gli ha inserito alcune decine di topic, lo ha
pubblicizzato un po’ in giro, prettamente nel forum dove lui
stesso è utente, ma non riesce ad andare oltre il centinaio di
iscritti; come mai?
Con questo libro vorrei tentare di dare ad ognuno gli elementi per
comprendere innanzitutto le potenzialità recettive del settore dove
opera e poi come ad esso rapportarsi. Spero di riuscire a farlo in
modo piacevole da leggere e non finire troppo in pesanti
tecnicismi, ma limitandomi a riportare esempi ed esperienze
facilmente comprensibili da chiunque abbia vissuto anche
minimamente l’eccitante esperienza di scrivere in un forum.
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Sono sicuro però che questo libro potrà dare effettivamente un
contributo decisivo ed una marcia in più a chi intende partire con
l’ambizioso progetto di creare un forum.
1.3 La conoscenza del target
Prima di essere admin di un forum, dobbiamo essere stati utenti
partecipanti, a lungo e con costanza. Questo vuol dire che, prima
di dar vita al nostro forum, dovremo partecipare attivamente
all’interno della più grande community già esistente che tratta
l’argomento che intendiamo andare a sviluppare nel nostro forum.
Questo possiamo farlo anche in modo anonimo, senza link in
firma od altri particolari che possano ricondurre a noi.
L’esperienza di utente ci formerà parecchio e ci consentirà di
comprendere cosa funziona, cosa non va e cosa potrebbe andare
da un punto di vista, quello utente, ben differente dagli
amministratori e che può mostrare aspetti che spesso sfuggono
agli admin. Vivendolo dall’interno abbiamo la possibilità di
sentire direttamente il feeling dell’utenza, essendone parte e con
essa interagendo, vivendo e respirando assieme a loro il forum.
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Sarà così possibile acquisire una buona conoscenza del nostro
target, comprenderne desideri ed emozioni, aspirazioni e
ambizioni, da cosa possono essere fortemente interessati e
coinvolti e cosa invece detestano.
Questa parte è quasi fondamentale, perché la conoscenza del
target a cui offrirlo è uno dei punti basilari del successo di
ogni prodotto o servizio, anche di un forum. Prima ancora di
partire è determinante quindi conoscere gli utenti del nostro
forum, incontrarli personalmente e parlare con loro, sentirsi
in privato e sui programmi di chat e coltivare piccoli progetti
e idee comuni da sviluppare assieme.
Bisogna sapere come scrivono, il loro livello medio culturale sia
tecnico che umanistico, saper intuire, per ognuno di loro, che tipo
di emozione, e quindi risposta, può venire suscitata da un
particolare messaggio, dal tono con cui è espresso o dal modo di
esporre gli argomenti, e poi il loro specifico modo di presentarsi,
di cercare l’interazione con gli altri e come procedono nel
tentativo di costruzione della propria posizione all’interno della
comunità.
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È indispensabile imparare a leggere tra le righe, leggere tutto e
bene e comprendere anche ciò che l’utente non ha scritto ma solo
velatamente accennato.
Col tempo è importante imparare a dare peso alle parole e dosarle
accuratamente; in questo modo saremo in grado di capire, fin dal
principio, come reagiranno gli utenti.
Va evidenziato che ogni settore, ogni fascia ed ogni soggetto
trattato, spesso simili o complementari come può esserlo ad
esempio il settore web marketing e quello domini, presentano
modi di rapportarsi degli utenti fortemente differenti, per età,
livello culturale, abitudini, origini o professionalità e succede
spesso che utenti dello stesso forum ma frequentatori di aree
differenti fatichino a trovare il modo di comunicare e interagire
tra loro; ogni tema dunque è una storia a sé che va studiata e
compresa intimamente.
Prima di tutto dunque, dovremo saper essere apprendisti
psicologi, non dimentichiamolo!
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Limitarsi a leggere un forum senza viverlo profondamente in
prima persona non ci porta assolutamente alla conoscenza dello
stesso, degli utenti e dell’argomento trattato. È indispensabile per
capire come pensare il nostro forum partecipare attivamente,
interagendo con i forumisti e con tutta la realtà della community.
È abbastanza diffusa l’idea che, limitandosi a leggere i forum,
sia possibile ottenere la stessa conoscenza di chi partecipa
attivamente. Tendenzialmente chi partecipa a un forum è un
decimo dell’insieme dei lettori. Non c’è cosa più sbagliata di
questa convinzione.
Il fatto di limitarsi a leggere un thread non consente certo di
calarsi nella mentalità dello scrittore che si pone l’obiettivo di
aiutare, chiedere, discutere e partecipare a sviluppare una
discussione. Solo partecipando attivamente, invece, è possibile
assimilare quei punti di vista diversi su un determinato argomento
stimolando lo studio dello stesso.
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1.4 La conoscenza dei concorrenti
Conoscere in modo adeguato i propri concorrenti è sempre un
buon punto d’inizio. Sapere cosa offrono e cosa non offrono,
come si promuovono e come portano avanti il loro forum è
importante, così come comprendere i motivi che attraggono gli
utenti e cosa può portare ad abbandonarlo.
Riuscire a comprendere le iniziative della concorrenza e il loro
modo di organizzarsi, su quali partner contano e in quali circuiti si
muovono, e intuire dove stanno cercando di arrivare e con quali
mezzi, riveste una notevole importanza nel riuscire a dare
successo al nostro progetto.
Sapere quando differenziarsi da loro e dove invece offrire un
qualcosa in più è fondamentale, ma questo possiamo farlo solo
se siamo riusciti a comprendere profondamente il nostro
target di riferimento. Non dovremo mai sottovalutare questi
aspetti: conoscere e differenziarsi.
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La fase di studio e analisi dei concorrenti e del nostro target può
durare anche diversi mesi; non scoraggiamoci! Vale il detto: “chi
ben comincia è già a metà dell’opera!”
Appena avremo individuato i punti positivi e quelli negativi della
nostra maggiore community competitor, potremo partire con il
progetto. A quel punto, se abbiamo partecipato a quel forum
facendoci riconoscere sia dal link in firma che dall’avatar, avremo
il vantaggio di essere già considerati dei potenziali punti di
riferimento.
Se i nostri interventi in quel forum sono stati frequenti e
gradevoli, se abbiamo partecipato a diverse e qualificate
discussioni dando un valido contributo allo sviluppo di diversi
topic e aiutato con frequenza altri utenti in difficoltà con risposte
adeguate, avremo anche instaurato rapporti con un ampio numero
di utenti e blogger del settore, costruendo così un’immagine
positiva attorno al nostro nick-avatar.
Quest’immagine ottenuta con la nostra positiva presenza ci
potrebbe consentire di essere riconosciuti nell’ambiente come
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appassionati e anche un po’ esperti di quel settore; nel momento
in cui decideremo di andare a lanciare il nostro forum, potremo
senz’altro contare su questi contatti e invitarli a intervenire nella
nostra nuova community.
Questo potrà essere un formidabile punto a nostro favore: far
partire il progetto con la presenza sin dall’inizio di noti e
affidabili esperti che stimiamo e dai quali siamo stimati, e che
conoscono bene sia il nostro settore che il nostro progetto,
partecipandovi attivamente. Tutto questo non potrà che portarci
notevoli vantaggi nella delicata fase di lancio del forum e di
costruzione del nostro bacino d’utenza.
Il web cambia ed evolve costantemente. Il recente avvento dei
blog è apparso travolgente e nel forum che andiamo a realizzare
dovremo avere una particolare cura per questa presenza e... non
sottovalutare mai i blogger e la loro partecipazione al nostro
forum, specialmente quando inizialmente pongono mille
domande.
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Un caloroso consiglio che mi sento di dare è di non ignorare né
sottovalutare mai gli utenti che fanno tante domande, perché un
giorno saranno loro a dare le risposte ;-) !
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20
GIORGIO TAVERNITI
Capitolo 1 estratto da:
FORUM
Come creare una community
di successo
CLICCA QUI PER SCARICARE GRATIS IL CAPITO

giovedì 5 novembre 2009

CREARE UN’IMPRESA DI SUCCESSO IN MODO SEMPLICE

GIAN PIERO TURLETTI
CREARE UN’IMPRESA DI SUCCESSO
IN MODO SEMPLICE
Report collegato a:

Tecniche semplici per la gestione aziendale
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2
L’impresa: è possibile crearla e gestirla con
semplicità e successo?
L’impresa è indubbiamente una realtà articolata e composita e,
giustamente, molti si domandano se non sia troppo difficile
progettarla, organizzarla e gestirla, anche senza avere alcuna
particolare esperienza pregressa. A tale riguardo, l’esperienza
insegna che è senz’alto possibile semplificare il tutto e che non è
necessario essere dei superesperti, per poter diventare dei buoni
imprenditori.
Passo, passo, potete imparare a organizzare e gestire un’impresa
di successo aggiungendo, di volta in volta, un piccolo mattone
alla vostra costruzione. Immaginate di dover puntare a un
obiettivo finale rappresentato dalla creazione e gestione di
un’impresa di successo.
Potrete imparare quali sono le principali funzioni aziendali e
come gestirne, con semplicità ed efficacia, le relative
problematiche.
Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook
3
Come realizzare tutto ciò?
Semplice.
Nel mio ebook Progetto Azienda, spiego proprio passo dopo
passo, mattone dopo mattone, come realizzare quest’obiettivo; ma
già in questo report vi spiegherò alcuni piccoli segreti e vi
regalerò alcune risorse.
Intanto, possiamo considerare l’impresa anche come possibile
forma d’investimento, e questo tema può certo interessare sia
l’imprenditore, se rivolto all’acquisizione di altre imprese, per
facilitare lo sviluppo del suo business, sia colui che nell’impresa
desideri solo investire al fine di costruire una solida e consistente
rendita finanziaria.
Di qui la problematica di come stimare il giusto valore di
un’impresa, sulla quale ho scritto un report, che vi regalo
volentieri. Lo potete scaricare dal link:
http://www.autostima.net/download/omaggi/valoreazienda.zip
Nel report spiego che il prezzo di un’azienda è un elemento di
Tutti i Diritti Riservati – Vietata qualsiasi duplicazione del presente ebook
4
fondamentale importanza per decidere se acquistare una certa
impresa, dal punto di vista dell’imprenditore, o anche solo
investirvi dei soldi.
Vi sono diversi metodi per comprendere quale possa essere il
cosiddetto fair value o giusto prezzo di un’impresa, di solito
abbastanza complessi e di difficile gestione, soprattutto per chi
non abbia una precisa preparazione in materia. Vi dico subito,
tuttavia, di non preoccuparvi. Nel report spiego, infatti, un metodo
molto semplice e d’indubbia efficacia per comprendere se il
prezzo di un’impresa (sia essa quotata o meno) sia corretto,
oppure sopra o sottovalutato.
Ecco, quindi, che avrete a disposizione, subito e gratuitamente, un
sicuro ed efficace strumento per risolvere questo tipo di
problematica. Ovviamente, come dicevo poco fa, le
problematiche imprenditoriali sono diverse.
Ed ecco, a tale riguardo, un’altra risorsa gratuita per voi! Se
andate sul sito http://www.clubautoritv.com e cliccate sul mio
nome “Gian Piero Turletti”, all’interno del sito troverete alcune
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videoclip da me realizzate, in cui affronto diversi temi legati
all’organizzazione e alla gestione delle problematiche d’impresa.
Principalmente, le diverse funzioni aziendali sono le seguenti:
 Organizzazione.
 Produzione e logistica (per le imprese industriali).
 Marketing-commerciale.
 Amministrazione-finanza.
 Personale.
Ci sono, ovviamente, varie interrelazioni tra queste diverse
funzioni e i relativi settori di competenza, ma a mio avviso un
particolare filo rosso le unisce e costituisce, probabilmente, uno
degli aspetti più importanti nella gestione di un’impresa di
successo. Si tratta delle relazioni interpersonali.
È infatti evidente che ogni settore, ogni funzione richiedono, per
una efficace gestione, un buon rapporto di collaborazione tra le
persone che lavorano a reciproco contatto. Non è la stessa cosa
dover gestire un’impresa con personale e collaboratori demotivati
e poter disporre, invece, di un’organizzazione in cui ognuno cerca
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di dare il massimo per il raggiungimento delle mete prefissate.
Ed ecco, quindi, emergere un aspetto particolarmente importante:
l’esigenza di motivare al meglio i propri collaboratori e il
personale in relazione ai diversi obiettivi dei vari settori. Ma come
realizzare quest’obiettivo?
In realtà, esistono molteplici tecniche motivazionali, e oggi voglio
parlare di una di queste in particolare. A tale proposito, non so se
qualcuno di voi abbia notato che i termini motivare e
motivazione sono certo usati nel senso di spingere gli altri verso
il conseguimento di determinati obiettivi, ma non solo. Si trovano
comunemente usati, infatti, in corsi di tecniche di vendita, di
gestione del personale e via dicendo, proprio nel senso di
coinvolgere gli altri verso gli obiettivi prefissati.
Ma, come dicevo poco fa, esiste anche un altro significato da
attribuire a tali termini. “Motivare”, non a caso, significa anche
indicare le ragioni che stanno alla base di determinate scelte. In
tal senso, ad esempio, si parla di motivazione della sentenza di un
giudice o di motivare le ragioni, più in generale, di una scelta.
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A mio avviso c’è, non a caso, uno stretto legame tra i due
significati. Questo, perché una delle tecniche più importanti, per
coinvolgere gli altri nel raggiungimento di determinati obiettivi, e
per spingerli, quindi, ad agire in una determinata direzione, è
proprio quella di spiegare le motivazioni, che stanno alla base
di determinate scelte.
Di qui, l’importanza che l’imprenditore-manager sappia
coinvolgere gli altri, in particolare i propri collaboratori,
spiegando le ragioni delle proprie decisioni.
Qual è, infatti, la probabile differenza di un’impresa o, più in
generale, di un qualsiasi contesto, in cui siano spiegate
determinate scelte, rispetto ad ambiti, in cui ciò non si verifichi?
Nel primo caso, il collaboratore comprende le ragioni di una
scelta, che egli deve attuare, e può quindi essere più facilmente
motivato nella sua azione, tramite la condivisione di quelle
ragioni.
Diversamente, nel secondo caso si corre il rischio di avere
collaboratori demotivati, in quanto neppure a conoscenza delle
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motivazioni di determinate decisioni. Di qui anche la differenza
tra essere dei leader capaci di guidare ed essere solo dei dirigenti,
certo con il potere di comandare, ma con scarsa propensione alla
motivazione degli altri.
È quindi ovvio che il primo passo che un imprenditore-manager
deve compiere è una precisa ponderazione delle motivazioni che
stanno a fondamento delle proprie scelte, seguita dalla loro
comunicazione, unitamente a un’opera di condivisione degli
obiettivi aziendali.
Ecco, comunque, un breve schema che può facilitare la
comunicazione all’interno dell’impresa, nonché la motivazione di
collaboratori e personale:
 Analisi delle motivazioni, relative alle decisioni
aziendali.
 Comunicazione degli obiettivi, della politica aziendale e
delle relative motivazioni.
 Adozione di obiettivi il più possibile condivisibili (nel
senso che dovrebbero essere nell’interesse anche di chi
attua le azioni necessarie al loro raggiungimento).
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In questa terza parte delle mie considerazioni sulle problematiche
d’impresa considero quindi una tecnica aziendale, che ho
denominato E.D.I.V.
Si tratta di un acronimo. Ne conoscete il significato? Vuol dire:
EMULAZIONE
DI
IMPRESA
VINCENTE
Non so se altri abbiano usato la stessa terminologia, ma si tratta di
una serie di principi operativi realmente molto importanti e che,
se ben gestiti, possono contribuire in misura determinante allo
sviluppo aziendale.
Occorre precisare che il termine emulazione è solitamente inteso
in senso negativo, come scopiazzatura, brutta copia di quanto già
da altri realizzato. Ma esiste anche una concezione positiva
dell’emulazione, che la può trasformare in fattore di crescita se
intesa come quella che io chiamo “copiatura critica” o “analisi
critica”.
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A tale proposito, è ovvio che esistono casi, storie di successo in
campo imprenditoriale, come in genere esistono nei vari campi
della vita. Così, si sente dire che quella tal persona ha avuto
successo negli studi e quell’altra sul lavoro, ad esempio.
Una logica conseguenza di ciò è che quindi si può analizzare
cosa abbia reso vincente quella persona, quali siano stati i suoi
fattori di successo per cercare di metterli in pratica nel
proprio caso, così in altri ambiti, come in quello
imprenditoriale. Questa considerazione mi permette anche di
sottolineare un aspetto che forse non è stato ancora
sufficientemente evidenziato. In verità, sopratutto nella realtà
aziendale, non esistono soluzioni fisse e sempre vincenti.
Ogni realtà, ogni singolo caso, ha le sue caratteristiche e quindi, a
fronte delle innumerevoli alternative che la realtà ci offre, avremo
sempre la facoltà di esaminare nuovi casi e di apprendere
qualcosa di nuovo, cui magari ancora nessuno aveva pensato.
Magari saremo molto meno bravi di altri nell’ideare nuovi
prodotti, ad esempio, ma chiunque di noi può considerare cosa
hanno fatto altri.
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Ancora una volta, intendo evidenziare che non si tratta di
copiare pedestremente quanto da altri realizzato, ma di
analizzare, in primo luogo, quali siano stati gli eventuali
fattori di successo in casi di nostro interesse, e quali fattori
negativi si siano riusciti a evitare.
Venendo a considerare la pratica applicazione del principio
appena esaminato, ecco come renderlo operativo.
Uno schema operativo, che può facilitare, è il seguente:
 analizzare casi aziendali, che possono interessare il
nostro stesso settore;
 valutare quali siano stati gli eventuali fattori di
successo;
 considerare se gli stessi siano applicabili nel nostro
caso;
 esaminare anche eventuali fattori negativi, che
l’azienda di successo sia riuscita ad evitare o
controllare;
 valutare se ciò sia realizzabile anche nel nostro caso;
 realizzare, quindi, gli interventi ritenuti applicabili;
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 valutare eventuali conseguenze positive e negative degli
interventi realizzati.
Cultura d’impresa e modelli organizzativi.
Dando seguito ai precedenti articoli, relativi a problematiche e
tecniche gestionali per l’impresa di successo, occorre dire che
sempre più frequentemente si sente parlare di cultura d’impresa.
Ma cosa s’intende con questa terminologia e qual è il suo
impatto concreto sull’azienda?
In effetti, non bisogna lasciarsi ingannare dall’apparenza. Questo
termine è utilizzato in senso antropologico, con riferimento,
quindi, al sistema di valori che caratterizza una specifica
azienda e non in relazione alla conoscenza dei temi aziendali.
Esso può essere così determinante da essere responsabile di
brillanti storie di successo e di altrettanti fallimenti, in ambito
imprenditoriale. A tale proposito, si può e si deve considerare che
anche l’azienda ha un suo specifico sistema di valori, un po’
come la persona.
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Possiamo quindi affermare che ogni impresa ha una sua
personalità. Il diverso sistema di valori che informa di sé una
certa realtà imprenditoriale influenza, non a caso, anche il
modello organizzativo scelto per strutturare le diverse
funzioni al suo interno.
Avremo, quindi, aziende con una cultura e con modelli
organizzativi, ad esempio, gerarchici e tradizionali, ed altre più
aperte all’innovazione, con modelli organizzativi meno
formalizzati, impostati prevalentemente su un piano orizzontale e
via dicendo.
Considero ora un esempio di come una cultura, intesa quale
sistema di valori, possa condizionare in misura significativa
un’impresa, come nel caso della cultura accentratrice.
Seguirà quindi uno schema pratico-operativo per volgere a
proprio vantaggio la cultura d’impresa, così da far leva sulla
stessa, per contribuire a realizzare un progetto d’impresa
vincente.
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Nelle imprese che adottano un modello organizzativo
accentratore, solitamente piccole imprese, il titolare o
amministratore concede solo una scarsa autonomia ai propri
collaboratori. In effetti, spesso l’impresa è espressione
essenzialmente del suo titolare e se questi è accentratore, lo sarà
anche la sua creazione. Il titolare, in un’impresa accentrata, tende
infatti a decidere tutto lui, senza delegare nulla.
Ma cosa succede in simili casi? Il titolare/amministratore non è
spesso in grado di adempiere a tutte le mansioni che la sua
posizione richiede; non le sue, essendo impegnato nelle altre,
anche in quelle di dettaglio, e spesso con la sua presenza un po’
soffocante non favorisce certo un elemento di stimolo per
dipendenti e collaboratori nell’adempimento delle loro funzioni.
Solitamente in questo tipo d’impresa si creano diversi
problemi organizzativi, un certo malcontento e il lavoro non
riesce ad andare avanti regolarmente.
Come intervenire, in simili casi? Ecco alcune indicazioni
operative che possono essere utili nell’affrontare le conseguenze
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negative che una cultura aziendale troppo accentrata può
determinare sull’assetto organizzativo.
In primo luogo, è opportuno effettuare un’analisi, tramite la
quale cercare di capire soprattutto quale sia ritenuto, da ognuno
dei responsabili dei vari settori, il problema principale
dell’azienda e del proprio settore, nonché il personale grado di
motivazione/demotivazione. In sintesi, ecco quanto di solito
emerge: il titolare intende occuparsi di ogni dettaglio, lascia poco
spazio all’autonomia decisionale, lavora sino a tardi. Tutto questo
si accompagna a un consistente grado
d’insoddisfazione/demotivazione dei collaboratori.
Di qui, ovviamente, la decisione fondamentale, è generalmente
quella di definire un mansionario, con nette separazioni di
compiti tra titolare e collaboratori.
In pratica, si realizza così una maggior autonomia decisionale, il
titolare smette di occuparsi di tutto e di tutti, e questo con
soddisfazione di tutti e con miglior andamento aziendale. Si
dovrebbe realizzare anche una verifica, dopo qualche tempo, del
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grado di motivazione aziendale, che spesso conosce un
significativo incremento.
Ecco uno schema semplice di come realizzare il tipo
d’interevento, appena esemplificato, e che voi potete applicare:
 predisporre un questionario per ognuno dei responsabili dei
diversi settori aziendali, garantendo che esso sarà visionato
solo da un consulente esterno (per evitare conflittualità basate
sui rapporti interpersonali interni all’azienda);
 lo specifico questionario viene sottoposto al titolare;
 dalle analisi dianzi condotte estrapolare e precisare i
principali problemi emersi, ad esempio nel caso esaminato:
eccessiva concentrazione di funzioni nel titolare, scarsa
propensione alla delega, conseguente demotivazione dei
collaboratori e richiesta di maggior autonomia.
La soluzione proposta:
 modificare lo stile gestionale dell’impresa, passando da un
modello accentrato a un modello decentrato;
 definire su quali funzioni ci debba essere condivisione e su
quali, invece, vada realizzata maggiore autonomia.
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Esempio di funzioni condivise tra titolare e collaboratori:
 definizione dei singoli obiettivi di settore (ad esempio,
obiettivi di vendita nel settore commerciale, tecnicoproduttivi
nel settore produzione….);
 analisi delle esigenze di settore e scelta di eventuali
cambiamenti, come esigenze di maggior-minor personale,
ricerche commerciali, modifiche degli impianti.
Esempio di funzioni di competenza specifica
dell’imprenditore:
 definizione degli obiettivi più generali;
 definizione delle strategie aziendali.
Esempio di ruoli autonomi dei collaboratori:
 compiti di dettaglio e problemi operativi non di rilevanza
strategica.
Come definire la mission e gli obiettivi aziendali.
Nel progetto della vostra impresa, la definizione della cosiddetta
mission aziendale è una delle prime scelte da compiere, funzione
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tutt’altro che teorica, e anzi uno dei fondamenti sul quale edificare
l’intera struttura. La potremmo definire l’obiettivo fondamentale
dell’azienda, la sua stessa ragion d’essere.
Ecco alcuni esempi di mission, espresse in termini abbastanza
generici:
 Operare nel settore dei mobili per ufficio.
 Operare nel settore alimentare, con un particolare
riferimento agli alimenti per bambini.
E tanti altri sono gli esempi che si potrebbero fare.
Si può giungere alla definizione della mission in molti modi.
Talora la scelta dipende da circostanze occasionali, come il fatto
di ereditare un’impresa di famiglia che già opera in un certo
settore, con una mission, quindi, già predefinita. Spesso può
dipendere da scelte personali dell’imprenditore legate alle sue
preferenze.
Qualcuno potrà forse pensare che la definizione di una mission sia
superflua, tanto quel che conta è l’operatività, e via dicendo…
Sarebbe un grave errore.
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Un antico proverbio afferma che «l’uomo non può andare, se
non sa dove andare» e la stessa cosa avviene per le aziende.
Spesso capita di avere a che fare con imprese che non solo non
hanno definito gli obiettivi dei singoli settori, ma neppure la loro
mission più generale. E questo può provocare taluni problemi.
Vediamo i principali.
Assunzione di decisioni non conformi alla mission.
È evidente che anche se una mission non è stata formalizzata,
l’impresa la possiede ugualmente. Però, non essendo stata
chiaramente espressa, alcune scelte possono fare a pugni con
questa e creare disarmonie. Ricordiamoci che l’impresa è un
sistema e quindi, date le interrelazioni tra le sue componenti, è
bene che ogni componente crei una sinergia positiva con le altre.
Un esempio: qualche tempo fa un’azienda non aveva
espressamente definito la propria mission, ma questa risultava
evidente dalla stessa realtà aziendale: occuparsi di nuovi prodotti
alimentari dolciari destinati a un pubblico raffinato, di ceto
economico medio–alto, a parziale sostituzione dell’originaria
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produzione di livello decisamente inferiore. Successe però che
l’impresa andò, nei primi tempi, incontro a un calo del fatturato,
con i nuovi prodotti.
Cos’aveva causato questa situazione? Molto semplicemente la
mission della nuova impresa era conflittuale con le impostazioni
sino allora seguite, che continuavano ad essere più idonee alla
precedente produzione, in relazione, ad esempio, all’immagine
del prodotto e ai suoi canali distributivi. Fu quindi ritenuto
opportuno definire meglio la propria mission, formalizzandola
espressamente, e si comprese che si dovevano ricercare strategie
commerciali più consone alla nuova linea di prodotti.
Consideriamo, infatti, che non è la stessa cosa avere un’azienda
che ha deciso di rivolgersi a un pubblico non particolarmente
raffinato e di condizioni economiche più modeste, rispetto
all’azienda che invece preferisca rivolgersi a un mercato di
nicchia, con gusti più raffinati e dalle maggiori disponibilità
economiche. Diverse sono le catene distributive dei prodotti,
diversa l’immagine dei prodotti stessi, e via dicendo.
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Ma quali caratteristiche deve avere una mission? Una mission,
come abbiamo visto, può nascere in diversi modi, l’importante è
che essa osservi un principio fondamentale: l’impresa deve
perseguire finalità economiche e una mission, quindi, non può
essere in contrasto con esse.
Così, riprendendo un esempio già fatto, non serve a niente, o anzi,
può essere rischioso definire una mission solo in base a gusti e
preferenze personali. Sarà quindi inutile che io voglia creare
un’azienda che, ad esempio, si occupi di un certo tipo di
strumento musicale solo perché mi piace quello strumento, se
un’analisi indica che già quel mercato è saturo, perché, ad
esempio, ci sono troppi concorrenti o perché è in declino il
prodotto.
Non è tuttavia sufficiente definire la mission aziendale. Questo
serve a poco, senza considerare un altro importante mattone nella
costruzione del vostro progetto d’impresa. Immaginate di voler
fare un viaggio per raggiungere una meta più o meno lontana. Di
solito non la raggiungerete in una sola tappa, quella finale, ma
fisserete tappe intermedie da cui ripartire.
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Questo è anche quanto di solito si fa nella vita per raggiungere un
determinato obiettivo: una volta definito quest’ultimo, si fissano
obiettivi intermedi, per cercare, tramite passaggi successivi, di
pervenire a quello finale.
Ecco perché molte imprese utilizzano un potente strumento di
programmazione, che possiamo chiamare gestione per
obiettivi, che si articola in più fasi:
 definizione degli obiettivi di lungo termine;
 definizione di obiettivi intermedi;
 scelta delle alternative strategiche e operative ritenute
più idonee al raggiungimento degli obiettivi;
 controllo/verifica, in termini sia di efficienza che di
efficacia, delle scelte attuate;
 eventuali modifiche alle scelte precedentemente
adottate;
 eventuale attuazione delle nuove scelte;
 eventuale ridefinizione di obiettivi.
Nel mio ebook Progetto azienda spiego, passo dopo passo, come
realizzare le diverse fasi appena indicate.
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Nel salutarvi spero di farvi cosa gradita nel comunicarvi, sulle
problematiche d’impresa, le seguenti risorse gratuite:
 Un mio report su come stimare il giusto valore di
un’impresa, dal link:
http://www.autostima.net/download/omaggi/valoreazienda.zip
 Alcune mie videoclip al sito:
www.clubautoritv.com
(una volta entrati nel sito, digitate il mio nome: Gian Piero
Turletti).
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GIAN PIERO TURLETTI
CREARE UN’IMPRESA DI SUCCESSO
IN MODO SEMPLICE
Report collegato a:
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Tecniche semplici per la gestione aziendale

lunedì 2 novembre 2009

Marrazzo: ex governatore sentito dai pm Due ore a colloquio con i magistrati

Marrazzo: ex governatore sentito dai pm
Due ore a colloquio con i magistrati
02 novembre, 20:03
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Piero Marrazzo

ROMA - L'ex presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo è stato sentito dal procuratore aggiunto di Roma Giancarlo Capaldo e dal sostituto Rodolfo Sabelli. Marrazzo è stato ascoltato nell'ambito dell'inchiesta sul presunto ricatto attuato nei suoi confronti da 4 carabinieri finiti in carcere. Un quinto militare è indagato.

Il presidente è stato circa due ore a colloquio con i magistrati. Uscendo e passando davanti ai giornalisti si è coperto il volto e non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Ad accompagnarlo la moglie Roberta Serdoz e l'avvocato Luca Petrucci.

"Qualche volta poteva capitare che quei soldi servissero anche per la droga". Lo ha detto l'ex Governatore del Lazio Piero Marrazzo ai magistrati romani che oggi lo hanno sentito, come testimone, nel quadro degli accertamenti sul presunto ricatto ordito ai suoi danni da quattro carabinieri. Marrazzo, secondo quanto si è appreso, è entrato nel merito dei cinquemila euro che aveva pattuito con il trans Natalie in occasione dell'incontro sfociato nell'irruzione dei carabinieri nell'appartamento di via Gradoli. Marrazzo è stato ascoltato negli uffici giudizi di Piazza Adriana.

Nel corso del colloquio con gli inquirenti tenutosi negli uffici giudiziari di piazza Adriana, l'ex presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo ha ribadito di "non essere mai stato ricattato". Inoltre Marrazzo ha sottolineato di considerare l'episodio di inizio luglio una rapina di ciò che c'era nel suo portafogli. Inoltre Marrazzo ha precisato che il giorno dell'irruzione dei carabinieri nell'appartamento di via Gradoli non si sarebbe accorto che qualcuno stava girando un video aggiungendo inoltre di non avere visto in quell'occasione Gianguarino Cafasso, il pusher morto nel settembre scorso. Cafasso tentò di piazzare il video anche contattando Max Scarfone il fotografo del caso Sircana. Secondo quanto si è appreso la posizione di Marrazzo non è cambiata e nel procedimento appare sempre come parte lesa. Uscendo dagli uffici di piazza Adriana, Marrazzo si è coperto con un cappotto per non farsi vedere da giornalisti e fotografi.



Saranno sentiti domani quattro dei cinque carabinieri coinvolti nell'indagine sul presunto ricatto del quale sarebbe stato vittima Piero Marrazzo. Si tratta di Luciano Simeone, Carlo Tagliente e Nicola Testini, tuttora detenuti in quanto ritenuti artefici del ricatto, e Donato D'Autilia, indagato per ricettazione. I primi tre, ha fatto sapere il loro difensore Marina Lo Faro, si avvarranno della facoltà di non rispondere. Non sarà invece sentito Antonio Tamburrino, altro militare dell'Arma in carcere.

domenica 1 novembre 2009

Dopo quasi 25 anni tornano i Visitors

Dopo quasi 25 anni tornano i Visitors
Riparte la serie di fantascienza cult negli anni Ottanta
01 novembre, 17:52
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NEW YORK - I 'Visitors' sono tornati. Il 3 novembre, dopo quasi 25 anni, la serie di fantascienza cult negli anni Ottanta torna in prima serata ed in prima visione mondiale sulla rete televisiva Abc. Chi vive nel ricordo della vecchia serie andata in onda per la prima volta su Nbc nel 1983 e in Italia un anno dopo da Canale 5, avrà grosse sorprese.

Cast completamente stravolto. Addio alla perfida lucertola Diana, al secolo Jane Badler, ora affermata artista musicale, nel film famosa oltre che per le sue curve anche per la sua passione per i topi. Al suo posto arriva Anna, alias Morena Baccarin, brasiliana mozzafiato pescata dai produttori tra gli studenti della prestigiosa scuola Juilliard di New York. E' una gigantografia del suo volto, proiettata da un'immensa nave spaziale che appare tra i grattacieli della Grande Mela ad annunciare il ritorno dei Visitors. "Non abbiate paura - dice alla folla impaurita - non vogliamo farvi del male".

La nuova serie dice anche addio al regista-sceneggiatore-produttore Kenneth Johnson, al quale si devono anche L'incredibile Hulk e La donna bionica: al suo posto è stato scelto il canadese Scott Peters, produttore esecutivo di 'The 4400', andato in onda tra il 2004 e 2007, il quale ha annunciato di aver mantenuto espliciti riferimento all'originale, compresa la famosa predilezione alimentare dei Visitatori per i topi. Il nuovo 'V', inoltre, sarà improntato meno sulla sfera militare di quanto lo sia stato quello originale.

La nuova serie é concepita in un mondo dove il nemico non è rappresentato dai nazisti, l'allegoria dell'originale, ma da qualcosa più simile ad una minaccia terroristica: i riferimenti impliciti sono all'11 settembre. Nel primo episodio gigantesche navi spaziali appariranno sui cieli delle principali città del mondo. La leader dei Visitors è Anna che si presenta come portatrice di un messaggio di pace. Non tutti però sono disposti a crederle, tra questi l'agente Fbi Erica Evans (Elizabeth Mitchell), la quale scopre che gli alieni si sono infiltrati negli anni tra le sfere politiche ed economiche e ora si apprestano ad impossessarsi definitivamente dell'intero pianeta. Ad Erica si unirà, nel movimento della Resistenza, Ryan (Morris Chestnut), una spia dei Visitors che vuole salvare l'umanità. Ma la lotta sarà dura perché gli alieni hanno reclutato le loro spie tra i giovani terrestri, tra i quali anche il figlio di Erica, Tyler (Logan Huffman).