domenica 10 gennaio 2010

Racconto di Ciro Cennamo - " Notte che si confonde col giorno " Esperienze di Praga

Racconto di Ciro Cennamo, aspirante scrittore "notte che si confonde col giorno " libro Esperienze di Praga .


Un giorno mi son svegliato e tutto intorno a me era contornato di luci e ombre, ero spaesato e disorientato ho sentito il fiato sospeso e trattenuto. E' stato un risveglio all'improvviso come se fossi stato svegliato da qualcuno che voleva dirmi e avvisarmi di quello che stava accadendo.

Quando mi sono svegliato, sobbalzai dal letto, e intorno a me non c'era nessuno; eppure sentivo quella presenza vicino a me che mi prendeva dal collo e mi tratteneva il respira in modo tale da farmi svegliare immediatamente. Così, dopo ho continuato a fare le cose di tutti i giorni, mi sono svegliato sono andato a far colazione, ho fatto la doccia e mi son preparato per uscire per andare al lavoro.

Ho messo i miei migliori vestiti come se dovessi andare a una festa, eppure era un giorno qualunque come tutti gli altri e non riuscivo a capire perché lo stavo facendo. Cos' mi son guardato allo specchio e forse ancora perchè ero un pò confuso ma non riuscivo a vedere bene il mio viso e il mio corpo , forse anche perchè un pò confuso da luci intorno a me che riflettevano sullo specchio.

Così uscito dalla soglia di casa, guardai di non aver dimenticato nulla con me e raggiunsi il tram nr. 9 che mi avrebbe portato a lavoro. All'uscita in strada non era molto illuminato c'era molta ombra e nuvole e pochissima gente intorno a me come al solito. Alla fermata del tram sembrava tutto contornato di un'atmosfera particolare e strana, un leggero affuscamento intorno alle cose e persone, ma arrivò subito il tram e così non mi soffermai a pensare due volte.

Scesi alla mia solita fermata, ma all'improvviso incominciai a notare qualcosa di insolito e strano, ora ero confuso e intorno a me cominciava a prendere forma e contorni. Era tutto come diverso da come lo ricordavo, eppure ogni giorno era la stessa strada, il solito lustrascarpe non c'era più quel giorno e al suo posto c'era un strano signore tutto vestito di nero e col mantello. Il solito mcDonalds che era sempre pieno di gente in coda per il take away non c'era più e....

Al suo posto c'era tanta gente strana tutta in fila .... così notai una coda immensa che finiva proprio sotto un arco e un portone. Così un freddo all'improvviso mi raggiunse al corpo, non riuscì più a fare un passo e tutto intorno a me sembrava essersi fermato, senza tempo, quando all'improvviso tutte quelle persone si girarano verso di me e continuarano a fissarmi tutte vestite uguali con un cappuccio in testa che non potei vedere i loro visi.

Era un brivido gelato che ricopriva il mio corpo, mi ricordava le doccie gelate che toglievano il respiro al mio corpo ma all'improvviso mi girai verso uno specchio che era posto sul terreno. Non capii perchè era proprio posto lì senza motivo pensavo fosse per qualche promozione ma così la curiosità di specchiarmi mi soppraggiunse e mi avvicinai quando vidi solo un'ombra tutta nera allo specchio...

Era tutto come avevo sentito mentre mi stavo svegliando, qualcuno o qualcosa mi stava togliendo il respiro e capii dov'ero, in quella dimensione tra notte e giorno, tra realtà e sogno dove tutti soggiornano oppure era qualcosa di molto più grande di quanto avevo mai pensato.
Stavo per raggiungere gli altri e mettermi in fila anch'io senza sapere il motivo...quando....

DRIN...DRIN.... DRIN..... il telefono mi svegliò all'improvviso.......

Ora si che ero confuso, non sapevo più dov'ero... ma la prima cosa che feci era andare allo specchio..... e tutto era proprio come lo ricordavo... e trovai un bigliettino allo specchio..
con scritto :" Indossa il tuo migliore vestito" .

Ciro Cennamo

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