Berlusconi: taglio graduale dell'Irap
Cgil, Cisl e Uil, prima meno tasse a lavoratori
22 ottobre, 23:46
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ROMA - E' ora di ridurre il peso del fisco sui cittadini e far aumentare i consumi e il governo per raggiungere questo traguardo è pronto a mettere in campo un taglio graduale dell'Irap, la tassa regionale da 40 miliardi di euro sulle attività produttive. Silvio Berlusconi, che si trova in Russia, lo annuncia attraverso un messaggio all'Assemblea della Confederazione nazionale degli artigiani assicurando agli imprenditori un "dialogo diretto e costante". La maggioranza e gli industriali applaudono, rintracciando nella proposta una svolta necessaria per fronteggiare la coda della crisi economia; mentre le opposizioni e i sindacati mostrano soprattutto scetticismo per quello che reputano solo un ennesimo spot. E soprattutto invocano un intervento più generale sulle tasse in grado di dare sollievo anche al lavoro dipendente e ai pensionati.
Se è vero dunque che la finanziaria, che è all'esame del Senato, non è stata foriera di grandi sorprese da punto di vista delle misure fiscali, ora l'Esecutivo si prepara a studiare un nuovo pacchetto di interventi. Una linea che diventa esplicita proprio dopo che i 'rumors' di tensioni all'interno del Pdl per le scelte troppo timide in politica economica si sono fatti insistenti e che incassa il pieno sostegno di un parte di governo. L'idea piace al ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola e al titolare della Difesa e coordinatore del Pdl Ignazio La Russa che parla di "un'importante direzione di marcia". Si tratta, sottolinea anche il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, di "un'imposta che non abbiamo mai condiviso" e la sua abolizione "rientra nel nostro programma elettorale". Dopodiché, non nasconde Sacconi, una volta introdotta "non è così facile eliminarla, soprattutto per il settore sanitario nazionale" che ne viene finanziato. Il presidente dei deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto però non ha dubbi sul fatto che occorra procedere senza tentennamenti. E questo nonostante le evidenti difficoltà del bilancio dello Stato: "ci troviamo - dice - davanti l'assoluta esigenza di dare un sostegno alle attività del lavoro autonomo e imprenditoriale". Insomma, è ora che parta la fase due dell'attività di governo, aggiunge, "in funzione della ripresa e della crescita".
E che sia "urgente" è anche quanto sostiene Confindustria: "si passi rapidamente dalle parole ai fatti", sottolineano gli imprenditori. Oltre alle difficoltà sul fronte delle risorse, il governo prima di rendere concreto il progetto del taglio, seppure graduale, della tassa regionale sulle attività produttive si dovrà confrontare con gli enti locali e con i sindacati. Cgil, Cisl e Uil infatti hanno all'unisono rivendicato la necessità di pensare ai lavoratori e ai pensionati. "Il primo atto da fare - afferma il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani - è ridurre le tasse a lavoratori dipendenti e pensionati. Poi, si può affrontare anche quello che riguarda le imprese". Ben venga una "rimodulazione" dell'Irap, spiega il numero uno della Cisl Raffaele Bonanni, ma è importante che le tasse scendano per tutti.
Pd, Idv e Udc invece più che entrare nel merito puntano i riflettori sul rischio che l'annuncio si limiti a essere "uno spot". In politica economica, accusa il candidato alla segreteria del Pd Pier Luigi Bersani, "non c'é stata una promessa mantenuta e quindi anche questa ultima sull'Irap credo che non si concretizzerà in nulla". E anche per il leader dell'Idv Antonio Di Pietro siamo di fronte a una nuova "presa in giro" da parte del presidente del Consiglio. Berlusconi, è invece il monito del leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, "deve decidere se continuare a parlare come un uomo della strada e non fare nulla o passare finalmente dalle parole ai fatti".
by Ansa
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